La ragione di stato non deve opporsi allo stato della ragione.
La moderazione è sempre la tattica preferibile.
Chi vive guidato dalla ragione si sforza, per quanto può, di ricambiare l'odio, l'ira, il dispregio, eccetera, di altri contro di lui, con l'amore, ossia con la generosità.
Il sapere e la ragione parlano, l'ignoranza e il torto urlano.
Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce.
Per metà degli uomini la morte arriva prima di diventare creature razionali.
L'intelletto distingue fra il possibile e l'impossibile. La ragione distingue fra il sensato e l'insensato. Anche il possibile può essere insensato.
È l'amore, non la ragione, che è più forte della morte.
La ragione è la parola dell'intelligenza che in essa si specchia come in un'immagine.
L'eredità fondamentale dell'illuminismo sta tutta qui: c'è un modo ragionevole di ragionare e, se si tengono i piedi per terra, tutti dovrebbero concordare su quello che diciamo, perché anche in filosofia bisogna dare retta al buon senso.
Dimostrare che una cosa è razionale non prova sempre che sia ragionevole.
Nelle persone, così come nei luoghi, c'è spazio per la ragione e per la passione.