Non il sonno ma l'insonnia della ragione genera mostri.— Gesualdo Bufalino
Non il sonno ma l'insonnia della ragione genera mostri.
Qualunque cosa faccia, dovunque vada, un pensiero mi conforta: sono un uomo involontario, dunque sono un uomo innocente.
Autunno, stagione sleale.
La morte naturale non esiste: ogni morte è un assassinio. E se non si urla, vuol dire che si acconsente.
In ogni bestia folgorata da un fucile in un sottobosco si ritorna a punire l'innocenza di Gesù Cristo.
Il dubbio è una passerella che trema fra l'errore e la verità.
La ragione ci trae in inganno più spesso della natura.
La ragione e il torto non si dividono mai con un taglio così netto che ogni parte abbia soltanto dell'uno e dell'altra.
Preferisco avere all'incirca ragione che precisamente torto.
Per il momento non c'è più conflitto tra uomini di ragione e uomini di fede. Siamo tutti in ginocchio.
L'unico dettame della ragione consiste nel concatenare il maggior numero di gioie passive col maggior numero di gioie attive.
Dite alle persone che c'è un uomo invisibile nel cielo che ha creato l'universo, e la stragrande maggioranza ci crederà. Dite loro che la vernice è bagnata, e dovranno toccare per essere sicure.
La teologia non è ancella della ragione, né la ragione della filosofia.
Ciò che l'occhio è per il corpo, la ragione lo è per l'anima.
Le donne preferiscono aver ragione piuttosto che essere ragionevoli.
Un'inquietudine impotente ci tormenta, e andiamo per acque e terre inseguendo la felicità. Ma ciò che insegui è qui, se non ti manca la ragione.