L'uomo è una cosa imperfetta che tende incessantemente a qualcosa di migliore e più grande.— Cartesio
L'uomo è una cosa imperfetta che tende incessantemente a qualcosa di migliore e più grande.
La mia terza massima fu di vincere sempre piuttosto me stesso che la fortuna, e di voler modificare piuttosto i miei desideri che l'ordine delle cose nel mondo.
Il primo principio di tutti i cittadini deve essere l'obbedienza alle leggi e ai costumi del proprio paese, e in tutte le altre cose comportarsi secondo le opinioni più moderate e più lontane dall'eccesso.
La ragione non è nulla senza l'immaginazione.
E' atteggiamento prudente non fidarsi mai di quelli che ci hanno ingannato anche solo una volta.
Coloro che Dio ha fatto partecipare meglio delle sue grazie avranno forse, disegni più elevati; ma temo assai che già questo sia troppo audace per molti.
Una cosa è certa: io, se c'è, sono per lasciare un errore, più che cercare la perfezione. La perfezione mi fa un po' paura e mi dà un senso di freddezza.
La perfezione non è fatta per noi più di quanto lo sia l'immensità. Non bisogna cercarla in niente, non chiederla a niente, né all'amore, né alla bellezza, né alla felicità, né alla virtù, ma bisogna amarla per essere virtuosi, belli e felici per quanto l'uomo può esserlo.
Se tutto è imperfetto in questo imperfetto mondo, l'amore invece è perfetto nella sua assoluta e squisita imperfezione.
La più piccola critica che proferiamo sporca la nostra perfezione, il più piccolo atto privo di misericordia inizia a distruggerci. Se non critichiamo l'altro, non lo giudichiamo, non lo sminuiamo, non lo feriamo... che liberazione immensa!
Ho fatto veramente tanti anni di gare, dove tu cerchi la perfezione del movimento. Ballando in teatro invece devi cercare la perfezione dell'emozione, perché nessuno ti giudica sulla qualità del movimento, ma sei giudicata su quello che trasmetti, su quello che racconti.
L'idea del perfetto non è idea ma desiderio.
Siamo già illuminati e perfetti da sempre, per cui non c'è nulla da raggiungere.
Ma è indubitato che la vera perfezione non può trovarsi se non estraneandosi dalle cose del mondo, servendo Iddio con un continuo amore, e servendo le anime dei propri fratelli con la preghiera, con l'esempio, per un grande scopo, per l'unico scopo che è la loro salvezza.
C'è stato un periodo in cui tutto pareva immobile nella sua perfezione, come se il tempo non fosse in movimento ma fissato sulla cartolina di un'estate felice.
Quali sono gli scopi che sono nello stesso tempo dei compiti? Sono il perfezionamento di noi stessi, la felicità degli altri.