Il sentimento che nasce tra persone appassionate di interessi considerati di nicchia, tecnici o “da nerd” viene spesso percepito come qualcosa di buffo, goffo o infantile da chi si ritiene più raffinato o sofisticato. Eppure proprio in questo tipo di legame emerge una forma di affetto estremamente genuina. L’attrazione non si fonda sull’apparenza, sul prestigio sociale o sulla ricerca di approvazione esterna, ma sulla condivisione sincera di passioni, curiosità e immaginario. Quando due persone si riconoscono nei medesimi entusiasmi, nelle stesse ossessioni intellettuali, nei giochi o nelle storie che le hanno accompagnate, costruiscono un terreno comune che è insieme fragile e fortissimo: fragile perché esposto al giudizio superficiale, fortissimo perché profondamente autentico. Lo scherno degli altri rivela una gerarchia implicita dei gusti, in cui ciò che è popolare o socialmente riconosciuto vale più di ciò che è personale e sentito. E tuttavia, dietro quella ironia, resta il valore luminoso di un amore che non teme di mostrarsi strano, esagerato o fuori moda, e proprio per questo possiede una bellezza rara, libera dal bisogno di conformarsi. L’intimità che nasce dal condividere ciò che rende “diversi” si trasforma in un rifugio in cui la vulnerabilità diventa forza e la peculiarità diventa linguaggio comune.