Il peggio mestiere è quello di non averne alcuno.
Nelle prime tradizioni dell'Asia media scorgi la natura de' paesi i più esposti alle rivoluzioni; ed oggi ancora, come su que' primordi, la Persia e l'India sono preda del primo avventuriero che osi stendervi la mano.
Guai se la plebe comincia a gustare il sangue! E' un ubbriaco che più beve, più desidera il vino.
Peste della patria è il giornalismo che accetta le notizie senza vagliarle, quando pur non le inventa.
Ogni potere minacciato diviene violento.
Adesso, con l'Europa unita, un disoccupato di Benevento può andare a fare il disoccupato a Stoccolma.
La disoccupazione è una cosa per il disoccupato e un altra per l'occupato. Per il disoccupato è come una malattia da cui deve guarire al più presto, se no muore; per l'occupato è una malattia che gira e lui deve stare attento a non prenderla se non vuole ammalarsi anche lui.
Nessun male sociale può superare la frustrazione e la disgregazione che la disoccupazione arreca alle collettività umane.
Un uomo che vuol lavorare e non trova lavoro è forse lo spettacolo più triste che l'ineguaglianza della fortuna possa offrire sulla terra.
Se tu paghi la gente che non lavora e la tassi quando lavora, non esser sorpreso se produci disoccupazione.
Là dove c'è disoccupazione attecchisce con facilità la gramigna della mafia.