Chi non è geloso anche delle mutandine della sua bella, non è innamorato.— Cesare Pavese
Chi non è geloso anche delle mutandine della sua bella, non è innamorato.
Si dovrebbe stupirsi se fosse diverso: si accumula rabbie, umiliazioni, ferocie, angosce, pianti, frenesie e alla fine ci si trova un cancro, una nefrite, un diabete, una sclerosi che ci annienta. E voilà.
Nulla è volgare di per sé, ma siamo noi che facciamo la volgarità secondo che parliamo o pensiamo.
Una donna che non sia una stupida, presto o tardi, incontra un rottame umano e si prova a salvarlo. Qualche volta ci riesce. Ma una donna che non sia una stupida, presto o tardi trova un uomo sano e lo riduce a rottame. Ci riesce sempre.
Ogni nuovo mattino, uscirò per le strade cercando i colori.
Perché è sconsigliabile di perdere la testa? Perché allora si è sinceri.
La gelosia e i sospetti ben fondati preparano di solito i mariti alla loro disgrazia; hanno dei dubbi, ma non quella certezza che fornisce una confessione, che è al di sopra d'ogni immaginazione.
Curioso: le donne insignificanti sono sempre gelose dei loro mariti, le belle non lo sono mai. Sono sempre così occupate a essere gelose dei mariti delle altre.
La gelosia non è certo una qualità piacevole, ma se non se ne abusa (se è unita a una certa moderazione) ha in sé, a parte i suoi inconvenienti, anche qualcosa di commovente.
Non sono gelosa delle altre, secondo me la gelosia è un sentimento poco moderno. Comunque non ho mai provato nessun tipo di attrazione sessuale per una donna, questa idea non mi incuriosisce nemmeno.
La gelosia uccide l'amore, ma lascia intatto il desiderio.
Famiglie! Vi odio! Focolari chiusi; porte serrate; geloso possesso della felicità.
Oh! guardati, mio signore, dalla gelosia: è il mostro dagli occhi verdi che schernisce la carne di cui si nutre.
È un mostro dagli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre.
È incredibile come la gelosia, che passa il suo tempo a fare piccole supposizioni nel falso, abbia poca immaginazione nello scoprire il vero.