È sempre per un soprassalto dell'immaginazione che si diventa gelosi.
La poesia è l'operazione più artificiale che si possa immaginare. I poeti scrivono e riscrivono. Non improvvisano.
A volte ci si sfama anche con gli occhi.
Il futuro si apre davanti a lei come un fiore precoce che ha sentito il primo raggio di sole, ma potrebbe rimanere congelato sul ramo. Perché la primavera non è ancora arrivata e quel raggio di sole l'ha ingannata.
Oggi i topi sono visti con disgusto e apprensione. Abitano nelle fogne delle città, si nutrono di rifiuti, sono grottescamente giganteschi e dotati di una forza da tigri.
Le parole, dice lo scrittore, vengono raccolte dagli occhi come grappoli di una vigna sospesa, vengono spremuti dal pensiero che gira come una ruota di mulino e poi, in forma liquida si spargono e scorrono felici per le vene. E questa la divina vendemmia della letteratura?
La gelosia è l'inferno dell'amante tradito.
La gelosia è il più grande di tutti i mali e quello che fa meno pietà a chi la causa.
Sono legato da quarant'anni a Mirella ma ho avuto tre, quattro uomini che ho amato molto. Non c'è mai stata alcuna gelosia con lei. Potevamo avere, e avevamo, anche altre storie.
La gelosia come il fuoco può accorciare le corna, ma le fa puzzare.
La gelosia si presta moltissimo ad essere vista con un'ottica comica, porta a situazioni grottesche, ossessive e ridicole. Chi è geloso appare agli altri sempre in un modo ridicolo.
I clamori avvelenati di una donna gelosa sono più micidiali dei denti di un cane idrofobo.
Inezie più lievi dell'aria sono per un uomo geloso prove più certe delle sacre scritture.
La gelosia è un misto d'amore, d'odio, d'avarizia e d'orgoglio.
Vorrei passare tutta la vita con una dea irrazionale e sospettosa, con un assaggio di gelosia furibonda come contorno, e una bottiglia di vino che abbia il tuo sapore e un bicchiere che non sia mai vuoto...