Gelosia. L'altra faccia dell'amore.— Ambrose Bierce
Gelosia. L'altra faccia dell'amore.
Calamità: Le calamità sono di due tipi: la nostra sfortuna e la fortuna degli altri.
Metropoli. La roccaforte del provincialismo.
Conto corrente. Offerta volontaria al mantenimento della vostra banca.
Dilettante. Pubblica calamità che scambia il gusto con il talento e confonde la sua ambizione con le sue capacità effettive.
Omeopatia. Teoria e pratica medica che mira a curare le malattie degli sciocchi. Poiché non sempre li cura e spesso li conduce alla tomba, tale scienza viene derisa dagli ignoranti e molto apprezzata dai saggi.
La gelosia è sovente solo un inquieto bisogno di tirannide applicato alle cose dell'amore.
La gelosia è un abbaiare di cani che attira i ladri.
La gelosia si presta moltissimo ad essere vista con un'ottica comica, porta a situazioni grottesche, ossessive e ridicole. Chi è geloso appare agli altri sempre in un modo ridicolo.
La distanza e la gelosia deformano la percezione dei sentimenti.
La gelosia si presenta come scoperta che la persona che amiamo è attratta, affascinata da qualcosa che io non ho ed invece qualcun altro ha.
Una persona competente e sicura di sé è incapace di ogni sorta di gelosia. La gelosia è invariabilmente sintomo di insicurezza neurotica.
La vanità sovente, come la gelosia, coincide con l'orgoglio.
La gelosia ha da entrar nell'amore, come nelle vivande la noce moscata. Ci ha da essere, ma non si ha da sentire.
Come geloso, io soffro quattro volte: perché sono geloso, perché mi rimprovero di esserlo, perché temo che la mia gelosia finisca col ferire l'altro, perché mi lascio soggiogare da una banalità: soffro di essere escluso, di essere aggressivo, di essere pazzo e di essere come tutti gli altri.