Nel sogno sei autore e non sai come finirà.
In amore conta soltanto aver la donna in letto e in casa: tutto il resto sono balle, luride balle.
La paura di innamorarsi non è forse già un po' d'amore?
Quell'estasi che dicono il vedere, il sognare quando chiavi, non è nulla di più che il piacere di addentare una nespola o un grappolo d'uva. Se ne può fare a meno.
Per sopportare i ricordi d'infanzia di un altro, bisogna esserne innamorato.
Le donne erano stupide e smorfiose: l'infatuazione degli uomini le rendeva necessarie; bastava mettersi d'accordo e non cercarle più, per togliere a tutte la superbia.
Ritorna sobrio e riprenditi, desto di nuovo e consapevole che dei sogni ti davano inquietudine; svegliatoti nuovamente, osserva queste cose come osservavi quelle.
Dai sogni si ricavano molte cose. Ma dobbiamo anche ammettere che sono soltanto frammenti della nostra attività psichica notturna.
Un brutto sogno può bastare a persuaderci di non essere - dopotutto - troppo sfortunati.
La vita ed i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare.
Chi sogna, e chi viene sognato, non sono svegli alla stessa misura.
Nel sogno, il ricordo del contenuto ordinario della coscienza vigile e del suo comportamento normale è quasi interamente perduto.
I sogni si avverano: se non esistesse questa possibilità la natura non ci spingerebbe a sognare.
Nell'ingenua opinione di chi si sveglia, il sogno, se pure non proviene da un altro mondo, ci rapisce tuttavia, mentre dormiamo, in un altro mondo.
Se potessi ti comprerei una casa grande enorme capace di contenere la tua anima e la riempirei con tutti i tuoi sogni grandi e piccoli.