Per sopportare i ricordi d'infanzia di un altro, bisogna esserne innamorato.— Cesare Pavese
Per sopportare i ricordi d'infanzia di un altro, bisogna esserne innamorato.
Fumare. Uno s'illude di favorire in questo modo la meditazione, ma la verità è che fumando disperde i pensieri come nebbia, e tutt'al più fantastica, cosa molto diversa dal pensare.
I tempi della filantropia sono i tempi in cui si mettono dentro i mendicanti.
La vita è dolore e la gioia dell'amore è un anestetico.
Si corregge il sentimentalismo non diventando cinici ma diventando seri.
Il sogno è una costruzione dell'intelligenza, cui il costruttore assiste senza sapere come andrà a finire.
Si parla della propria infanzia quando non c'è più, quando non la si capisce più molto bene.
Una volta a un mio concerto è venuto un punkabbestia... barba, piercing, birra. Ho pensato: si sarà sbagliato. Poi quando ho iniziato a cantare Memole e lui è scoppiato a piangere, ho capito: l'infanzia è il rifugio di tutti. Bisogna tornare alla purezza dell'infanzia.
L'infanzia non ha tempo. Man mano che gli anni passano bisogna conservarla e conquistarla, nonostante l'età.
Adolescente: dicesi di colui che sta lentamente guarendo dall'infanzia.
Il paradiso risiede nei ricordi della nostra infanzia. In quei giorni eravamo protetti dai nostri genitori ed eravamo innocentemente incoscienti dei tanti problemi che ci circondavano.
Sono un'eterna bambina. Quando ero bambina ero donna, adesso voglio fare divertire quella piccola che non ha avuto una vera infanzia.
L'infanzia mostra l'uomo, Come il mattino il giorno.
L'infanzia è una malattia, un malanno da cui si guarisce crescendo.
È letteralmente Gesù ad aver inventato l'infanzia, ad aver affermato cioè, una volta per sempre, che i bambini sono esseri umani e che sono sacri e inviolabili.
Quando l'infanzia muore, i suoi cadaveri vengono chiamati adulti ed entrano nella società, uno dei nomi più garbati dell'inferno. Per questo abbiamo paura dei bambini, anche se li amiamo: sono il metro del nostro sfacelo.