Si odiano gli altri perché si odia sé stessi.— Cesare Pavese
Si odiano gli altri perché si odia sé stessi.
È bello scrivere perché riunisce le due gioie: parlare da solo e parlare a una folla.
C'è qualcosa di più triste che invecchiare, ed è rimanere bambini.
Se è vero che ci si abitua al dolore, come mai con l'andare degli anni si soffre sempre di più?
La politica è l'arte del possibile. Tutta la vita è politica.
Sorridere è vivere come un'onda o una foglia, accettando la sorte. È morire a una forma e rinascere a un'altra. È accettare, accettare, se stesse e il destino.
Sono un carciofino sott'odio.
L'amore e l'odio falsano completamente il nostro giudizio: nei nostri nemici non vediamo altro che difetti e in coloro che amiamo soltanto i pregi; dei secondi perfino i difetti ci sembrano amabili.
L'odio sembra capace più dell'amore di serbare memoria.
Si odia chi si teme.
Quando odiamo qualcuno, odiamo nella sua immagine qualcosa che sta dentro di noi.
L'ira è un'erbaccia, l'odio è l'albero.
"Odia il peccato, non il peccatore" è un precetto che, anche se abbastanza facile da capire, viene praticato raramente, ecco perché il veleno dell'odio dilaga nel mondo.
L'amore è più temerario che l'odio.
Odio la televisione. La odio quanto odio le noccioline: però non posso fare a meno di mangiare noccioline.
Apprendere che nella battaglia della vita si può facilmente vincere l'odio con l'amore, la menzogna con la verità, la violenza con l'abnegazione dovrebbe essere un elemento fondamentale nell'educazione di un bambino.