Odiare stanca.— Jean Rostand
Odiare stanca.
Si può misurare la reale nobiltà di un individuo dalla somma di sentimenti poco nobili che si permette di lasciar vedere.
Forse il pessimista è in errore quando afferma il nulla, ma si ammetterà che ha molte scuse per il suo pronostico atroce.
Essere adulto è essere soli.
Si è mal disposti al matrimonio quando non si possiede la stoffa di un despota o di uno schiavo.
Uno dei rischi di scrivere delle massime è che ci si mette nella condizione di essere citati.
L'uomo è nato per odiare in misura quasi maggiore d'amare: e l'odio non si stanca di afferrare qualsiasi situazione disponibile.
I mediocri non sono mai fatti oggetto di odio perché l'odio mira in alto.
La crudeltà è l'amore senza meta. L'odio è l'amore frustrato.
Quando l'odio diventa codardo, se ne va mascherato in società e si fa chiamare giustizia.
L'odio appartiene ad attimi di impotenza.
L'odio è come un'Idra, più gli tagli la testa, più si rafforza.
Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me.
Nello spirito della rivolta c'è un odio o disprezzo di principio per l'umanità. Temo che il ribelle non sarà mai capace di nutrire per coloro che ama un amore altrettanto grande dell'odio che nutre per coloro che odia.
Non l'amore di sé, ma l'odio di sé è alla radice dei problemi che affliggono il nostro mondo.
La guerra più terribile è quella che deriva dall'egoismo, e dall'odio naturale verso altrui, rivolto non più verso lo straniero, ma verso il concittadino, il compagno.