Charles Baudelaire offre una riflessione profonda sull'amorosa complicità tra due anime, suggerendo che la base di qualsiasi intesa sincera e piacevole sia fondamentalmente basata su un'interpretazione erratica delle reciproche aspettative. La sua affermazionci rivela una visione sottile dell'amore come intersezione tra i desideri non espressamente comunicati, dove l'equivoco diventa fonte di bellezza e connessione emotiva piuttosto che un ostacolo all'intesa. Questo malinteso è interpretato dal poeta francese proprio in termini del godimento estetico derivante dalla percezione soggettivista dell'altro, senza le rigidità della comunicazione diretta o la definizione chiara dei ruoli amorosi.