Ciò che ho sempre trovato di più bello, a teatro, è il lampadario.— Charles Baudelaire
Ciò che ho sempre trovato di più bello, a teatro, è il lampadario.
L'inclinazione frenetica dell'uomo per tutte le sostanze, salutari o rischiose, che esaltano la sua personalità, testimonia della sua grandezza. Perché aspira sempre a riaccendere le proprie speranze e a elevarsi verso l'infinito. Ma bisogna vedere i risultati.
Il vino è fatto per il popolo che lavora e che merita di berne.
Ci sono pelli corazzate con le quali il disprezzo non è più una vendetta.
Mi sono sempre stupito che si permettesse alle donne di entrare nelle chiese. Che conversazione possono mai avere con Dio?
La vita è un ospedale in cui ciascun paziente è posseduto dal desiderio di cambiare letto.
La tv è il posto in cui si appare più piccoli. Il cinema quello dove si appare più grandi. Il teatro quello in cui si appare più veri.
Il teatro mi ha aperto ad un mondo nuovo, ad una libertà che prima non conoscevo.
Sono convinto che uno spettacolo teatrale sia bello se visto dal vivo, la sua registrazione invece è molto meno interessante.
Mi sento più vivo in un teatro che in qualunque altro posto, ma quello che faccio in teatro l'ho preso dalla strada.
La tv è divertente, ma in teatro si sente il respiro della gente e la libertà del palcoscenico.
Ho sempre rifiutato le offerte teatrali, perché ritengo che il vero attore sia quello di teatro, che apre il palcoscenico e, se sbaglia una sillaba, viene buttato fuori dal pubblico. Nel cinema, al quarantesimo ciak, anche una scimmia riesce a far bene la scena.
Shakespeare non aveva dovuto svolgere a scuola dei temi in favore della virtù e contro il vizio. Dobbiamo a questa circostanza il tono sano e non affettato del suo teatro.
Per non lasciar sguarnito il "mio" teatro, costrinsi Paolo Grassi a portare "I Giganti" a Catania. E lui, facendosi precedere dai tir della scenografia, obbedì.
Ho cercato, innanzitutto, di crearmi una maschera, non tingendomi il volto, o annerendomi il naso; né volevo il successo puntando sulle gambe delle donnine. Volevo creare un personaggio concreto e nello stesso tempo sfasato nel linguaggio.
L'essenza di una tragedia, o anche di un dramma serio, è il risveglio spirituale, o la rigenerazione, dell'eroe.