Troppo spesso, l'unica via d'uscita è dormire.— Charles Bukowski
Troppo spesso, l'unica via d'uscita è dormire.
Gente che va su e giù per le scale mobili, negli ascensori, che guida automobili, le porte dei garage che si aprono schiacciando un pulsante. Poi vanno in palestra per smaltire il grasso.
La verità ha un suo modo di cambiare ogni giorno, ogni secondo. Si resta attaccati al proprio stile e la verità cambia intorno a noi. Se hai stile hai il tuo metodo che continua mentre tutte le cose vacillano.
L'anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perché provi un senso di benessere quando gli sei vicino.
La vita mi faceva semplicemente orrore. Ero terrorizzato da quello che bisognava fare solo per mangiare dormire e mettersi addosso qualche straccio. Così restavo a letto a bere. Quando bevi il mondo è sempre lì fuori che ti aspetta ma per un po' almeno non ti prende alla gola.
Secoli di poesia e siamo sempre al punto di partenza.
Io ho bisogno di dormire almeno 13 ore al giorno. Più la notte.
Di notte dormiamo tranquilli nel nostro letto solo perché ci sono persone decise ad usare anche la violenza per proteggerci.
Ne il dormir supino, ne boccone è buon dormire, sì l'uno che l'altro è pericoloso, e nocivo alla respirazione.
Volevo dormire alla luce delle stelle. Volevo svegliarmi nella luce del mattino. A parte questo, tutto il resto mi era completamente indifferente.
Vieni a dormire con me: noi non faremo l'amore, sarà lui a farci.
Io dormo come i pipistrelli!
Togliti le preoccupazioni coi tuoi vestiti; così che il tuo riposo rafforzi il lavoro, e così il tuo lavoro addolcirà il resto.
Mi parve di udire una voce che diceva: "Non dormire più! Macbeth ha ucciso il sonno".
Senza le mie sedici ore di sonno a notte sono un grande invalido.
La presenza dell'altro li caricava di forze nuove, impetuose, ma impediva loro anche di dormire.