La politica è una faccenda troppo seria per essere lasciata ai politici.
I diplomatici sono utili solo nel bel tempo. Appena comincia a piovere affogano in una goccia.
Poiché un politico non crede mai in quello che dice, quando viene preso alla lettera rimane sempre molto sorpreso.
Il patriottismo è quando l'amore per la tua gente viene per primo; nazionalismo quando l'odio per quelli non della tua gente viene per primo.
Sono giunto alla conclusione che la politica sia una faccenda troppo seria per essere lasciata ai politici.
La Francia non coincide con la geografia; quel che rappresento è «una certa idea della Francia», che ha radici nella terra ma innanzitutto nella mente di chi decide di entrare in resistenza e sperare in un mutamento.
Ci sono due modi di fare il politico: si può vivere per la politica oppure si può vivere della politica.
Un liberale è qualcuno che sente di avere un grosso debito verso il suo prossimo, il quale debito si ripropone di pagare coi tuoi soldi.
E' evidente che quando la tua parte politica governa, meno informazione c'è e meglio è, meno fastidi ci sono meglio è, meno voci ci sono e meglio è.
La politica è una cosa che arrugginisce e guai a restarne anchilosati: si finisce per non vedere più nulla al di fuori di quella e con l'essere pessimi interpreti di chi ci elegge.
L'umanitarismo come idea politica è un luogo comune, come idea religiosa un equivoco, come idea etica un'illusione.
Il mio paese nella sua saggezza ha inventato per me la sede più insignificante [la vice-presidenza] che mai l'invenzione dell'uomo abbia inventato o la sua immaginazione concepito.
La politica, tanto denigrata, è una vocazione altissima, è una delle forme più preziose della carità, perché cerca il bene comune.
Volevo vincere il Premio Nobel per l'Economia. Ero... non dico lì lì per farlo, però ero sulla strada giusta. Ha prevalso il mio amore per la politica, ed il Premio Nobel non lo vincerò più.
La prima regola in politica è di non credere mai ad una notizia prima che non sia stata ufficialmente smentita.
La minoranza qualche volta ha ragione, la maggioranza ha sempre torto.