I diritti degli altri sono pretese; le nostre pretese sono diritti.— Charles Lemesle
I diritti degli altri sono pretese; le nostre pretese sono diritti.
L'uomo davvero ragionevole è quello che sa donare alla ragione tutta la forza della necessità.
Colui che predica la morale limita di solito le sue funzioni a quelle d'un trombettiere di reggimento, che dopo aver sonata la carica e fatto molto rumore, si crede dispensato di pagar di persona.
La condicio sine qua non della saggezza e della felicità, è una buona digestione.
Il vero merito si nasconde per paura di non essere riconosciuto.
Per un uomo abituato a vivere di illusioni, la ragione è l'avvoltoio di Prometeo.
Sono d'accordo sul fatto che una donna abbia un'infarinatura di tutto, ma non posso ammettere l'irritante passione di imparare per diventare una donna colta e mi piace che spesso, alle domande che si fanno, sappia ignorare le cose che sa.
L'arroganza nelle persone di merito offende ancor più che l'arroganza degli uomini senza merito: perché già il merito offende.
Il solo idiota più grande della persona che sa tutto, è quello che discute con lui.
La fame è insolente, dovrà essere saziata.
Quanto dolore arrecano al cuore dello sventurato le prediche del fortunato! E quant'è austero il forte quando s'erge a consigliere dei deboli!.
Tutti tentavano di strappare la barba di Dio e misurarla su di sé.
E del resto è giusto che gli uomini, i quali così spesso si arrogano come merito proprio un bene di cui non sono che strumenti, si attribuiscano assurdità che non è stato in loro potere evitare.
Questo è forse il sacrilegio più grave della nostra civiltà. Abbiamo creduto che per fare un tavolo sia sufficiente il legno.
Che razza di insolenza proterva ha quest'uomo che osa dormire tranquillo mentre la donna che ha offeso non si è ancora vendicata?
Qualsiasi imbecille poteva sentirsi un essere superiore nella solitudine dei monti.