Vai incontro agli altri, e loro verranno incontro a te.
Il vero successo influenza le persone molto di più di colui che lo ha raggiunto. Se non lo fa non è successo; è egoismo.
La valutazione del passato è il primo passo verso una visione del futuro.
Sii te stesso, sii tenace, sii gentile e sii riconoscente. Questa è la breve ricetta per il successo e la felicità nella vita.
Calcola il tuo rischio. Dato che il rischio non è mai così elevato come solitamente pensiamo, aiuta stendere in anticipo un piano strategico. Allora sai a cosa vai incontro ed hai un piano di azione.
Le persone che incontriamo possono davvero cambiarci, a volte in maniera così radicale che dopo non siamo più gli stessi, neppure nel nome.
Siamo due bambini. Di quelli piccoli, quelli che s'incontrano all'asilo e si amano di un amore molto più grande di loro.
Il linguaggio è una pelle: io sfrego il mio linguaggio contro l'altro. È come se avessi delle parole a mo' di dita, o delle dita sulla punta delle mie parole.
Gli uomini e le donne di oggi hanno bisogno di incontrare Dio, di conoscerlo "non per sentito dire".
Ci sarà una sola determinata donna che corrisponderà nel modo più perfetto ad un determinato uomo. La vera passione d'amore è tanto rara quanto il caso che quei due si incontrino!
Lasciatevi incontrare da Gesù: solo Lui conosce veramente il cuore dell'uomo, solo Lui può liberarlo dalla chiusura e dal pessimismo sterile e aprirlo alla vita e alla speranza.
La nozione che una coppia di giovani possa essere messa assieme, senza essersi mai visti, e finire sposati dopo poche settimane era ristretta ad alcuni paesi del Terzo Mondo ancora dediti alle pratiche dei matrimoni combinati. Ora è un reality show.
Sovente inganniamo noi stessi pensando che la donna ci ami per le nostre doti fisiche o morali; certamente esse preparano, predispongono il loro cuore ad accogliere il sacro fuoco,ma è tuttavia il primo contatto che decide la faccenda.
Apportiamo un aiuto profondo solo quando nella relazione rischiamo noi stessi come persone, quando sperimentiamo l'altro come una persona con i suoi diritti: solo allora ha luogo un incontro ad una profondità tale da dissolvere il dolore della solitudine in entrambi, nel cliente come nel terapista.
Non ci sono estranei, solo amici che non hai ancora incontrato.