Il sonno è un rituffarsi nel caos.— Christian Friedrich Hebbel
Il sonno è un rituffarsi nel caos.
La massa non fa nessun progresso.
Il mondo non vuole salvezza, vuole un salvatore: l'intermediare è il suo bisogno più specifico.
L'uomo è un cieco che sogna di vedere.
La vita dei più è una fuga fuor da sé stessi.
Si può passeggiare con una pistola carica, si può passeggiare con una pistola scarica, ma non si può passeggiare con una pistola che non si sa se sia carica o scarica.
Tra gli atti di sparizione, nulla supera ciò che succede alle otto ore che presumibilmente ci rimangono dopo le otto ore di sonno e le otto di lavoro.
Impossibile guardare un gatto che dorme e sentirsi nervosi.
Cosa c'entra la notte con il sonno?
Hanno tutti un libro, un disco, un film da girare. Ma il giorno dopo stanno male, è sonno vegetale, l'occasione della vita chiama, hanno spento il cellulare.
Non c'è sonno che per l'innocenza, i colpevoli non dormono mai.
Nessun posto nella vita è più triste di un letto vuoto.
Quando dormiamo siamo tutti uguali, morfeonauti inermi nel colorato gorgo, e non conta cosa si sogna, se no saremmo tutti in galera.
Onorate e rispettate il sonno! Questa è la prima cosa! Ed evitate tutti quelli che dormono male e stanno svegli la notte! Perfino il ladro ha rispetto per il sonno: sempre sguscia via silenzioso nella notte.
Il sonno viene come l'avanzare della marea. Opporsi è impossibile.
Morte è quanto vediamo stando svegli, sonno quanto vediamo dormendo.