Il miglior condimento del cibo è la fame.— Marco Tullio Cicerone
Il miglior condimento del cibo è la fame.
Una stanza senza libri è come un corpo senz'anima.
La fortuna non solo è cieca, ma acceca spesso anche le persone cui ha concesso i propri favori.
In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia.
Per chi aspira al primo posto non è indecoroso fermarsi al secondo o al terzo.
Bisogna scegliere chi si vuole amare.
Mangiavo come se non avessi mai più dovuto rivedere del cibo.
Non c'è più la morte rapida della malaria; ma la fame rende la vita insopportabile, il sovraffollamento diviene regola, la morte lenta per inedia minaccia tante vite di più.
Se non hanno pane, che mangino brioches!
In un mondo che ha fame, il consumo di carne costituisce uno spreco enorme: se oltre 820 milioni di persone soffrono la fame è anche perché gran parte del terreno coltivabile viene riservato al foraggio per gli animali da carne.
Leggo, per quanto è possibile, soltanto ciò di cui ho fame, nel momento in cui ne ho fame, e allora non leggo: mi nutro.
Un uomo affamato apre la bocca e chiude gli occhi.
All'affamato spetta il pane che si spreca nella tua casa.
Dobbiamo riconoscere che non può esserci speranza alcuna di gratificare i sensi in modo permanente. Nel migliore dei casi, la felicità che deriviamo dalla consumazione di un buon pasto può durare solo fino alla prossima volta che siamo affamati.
L'amore è il pane, e in questa carestia c'è gente che ne ha fame e gente che lo butta via.
La donna è stata bloccata per secoli. Quando ha accesso alla cultura è come un'affamata. E il cibo è molto più utile a chi è affamato rispetto a chi è già saturo.