Per conoscere la strada che hai di fronte, chiedi a chi è sulla via del ritorno.
Chi torna per la vecchia strada per imparare il nuovo, può essere considerato un maestro.
Se c'è rettitudine di cuore, ci sarà bellezza di carattere. Se c'è bellezza di carattere, ci sarà armonia nella casa.
Si può essere felici anche mangiando un cibo molto semplice, bevendo acqua pura e avendo come cuscino unicamente il proprio braccio ripiegato.
Non cercate la troppa allegrezza né la troppa tranquillità; la ricerca che ne farete é pur essa una pena ed un ostacolo alla quiete.
Si può indurre il popolo a seguire una causa, ma non far sì che la capisca.
La conoscenza del prossimo ha questo di speciale: passa necessariamente attraverso la conoscenza di se stesso.
Bisogna conoscere sé stessi. Anche se questo non servisse a trovare la verità, servirebbe a regolare la propria vita, e non c'è nulla di più giusto.
Colui che si è dedicato alla conoscenza non scende malvolentieri nell'acqua della verità quando è sporca, bensì quando è acqua bassa e superficiale.
È dalle piccole cose che conosciamo noi stessi.
L'esercizio fisico, quando è imposto, non fa nessun male al corpo; ma la conoscenza acquisita per forza non ha presa sulla mente.
Conoscersi significa errare e l'oracolo che ha detto "Conosci te stesso" ha proposto un compito più grave delle fatiche di Ercole e un enigma più oscuro di quello della Sfinge.
Chiamo trascendentale ogni conoscenza che si occupa non di oggetti, ma del nostro modo di conoscenza degli oggetti in quanto questa deve esser possibile a priori.
Diffida della falsa conoscenza, è molto peggiore dell'ignoranza.
Non so cosa sia che rende un uomo più conservatore: non conoscere nulla tranne il presente, o nulla tranne il passato.