Riconoscere di sapere quando si sa e riconoscere di non sapere quando non si sa: ecco la vera conoscenza.— Confucio
Riconoscere di sapere quando si sa e riconoscere di non sapere quando non si sa: ecco la vera conoscenza.
Chi non cambia è solo il saggio più elevato o lo sciocco più ignorante.
Sapere ciò che è giusto e non farlo è la peggiore vigliaccheria.
A quindici anni mi impegnai a imparare; a trenta sapevo reggermi in piedi; a quaranta non ebbi più dubbi; a cinquanta conobbi la volontà del Cielo; a sessanta il mio orecchio si fece obbediente; a settanta posso seguire i desideri dell'animo senza infrangere le regole.
Studia il passato se vuoi prevedere il futuro.
Il saggio è puro, ma non puritano; retto, ma non rigido.
Una volta che crediamo in noi stessi, possiamo rischiare curiosità, meraviglia, delizia spontanea, o qualsiasi esperienza che rivela lo spirito umano.
Il male non sa cosa sia il male finché qualcuno non gli strappa la maschera del bene.
Cedo perché son piccino, ma non domando perdono perché ho ragione.
La vita non è facile per nessuno di noi. E allora? Noi dobbiamo perseverare e soprattutto avere confidenza in noi stessi. Dobbiamo credere che siamo dotati per qualcosa e che questa cosa deve essere raggiunta.
Perché per essere felici è necessario non saperlo?
E' solamente quando vengono presi nel rapido, fulmineo giro della morte, che i mortali diventano consci dei muti, sottili, onnipresenti pericoli della vita.
Erede sarà colui che riconosce in sé, come costitutivo del proprio sé, la relazione col padre, e cerca di esprimerla in tutta la sua tremenda difficoltà.
Più studiamo, più scopriamo la nostra ignoranza.
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento: quello in cui l'uomo sa per sempre chi è.
Una cosa stimabile non può essere apprezzata degnamente se non da quelli che ne conoscono il valore.