Sapere sia di sapere una cosa, sia di non saperla: questa è conoscenza.— Confucio
Sapere sia di sapere una cosa, sia di non saperla: questa è conoscenza.
La nostra gloria maggiore non consiste nel non sbagliare, ma nel risollevarsi ogni volta che cadiamo.
Colui che è capace di sorridere quando tutto va male, è perché già ha pensato a chi dare la colpa.
Non ci deve dolere di non essere capiti dalle persone ma di non capire.
Il saggio è puro, ma non puritano; retto, ma non rigido.
Se incontri un uomo di valore, cerca di rassomigliargli. Se incontri un uomo mediocre, cerca i suoi difetti in te stesso.
Ciò che si dice la conoscenza consiste nel ricondurre l'ignoto al noto; ma la vera conoscenza, la conoscenza essenziale, non dovrebbe procedere nel senso opposto?
La conoscenza è fatta di una materia più dura di quella della fede sicché, quando si urtano, è la fede a spaccarsi.
L'attività è l'unica strada per la conoscenza.
Il nucleo della conoscenza è questo: se la possiedi, applicala; se non la possiedi, confessa la tua ignoranza.
È dalle piccole cose che conosciamo noi stessi.
Tutti desiderano possedere la conoscenza, ma relativamente pochi sono disposti a pagarne il prezzo.
Il filosofo non riposa, non vive quoquo modo secondo i dettami del rito questa vita, nella speranza d'un'altra eterna in Dio, ma vuole la sua propria vita libera, la vita della conoscenza.
Si può conoscere tutto, eccetto sé stessi.
Quanto più s'allarga la nostra conoscenza dei buoni libri, tanto più si restringe la cerchia degli uomini la cui compagnia ci è gradita.
Il reciproco amore fra chi apprende e chi insegna è il primo e più importante gradino verso la conoscenza.