Ho visto più lontano degli altri, perché stavo sulle spalle di giganti.— Isaac Newton
Ho visto più lontano degli altri, perché stavo sulle spalle di giganti.
Gli autori più moderni, come i più antichi, lottano per subordinare i fenomeni della natura alle leggi della matematica.
Nessuna grande scoperta è mai stata fatta senza una audace congettura.
Tutti i corpi gravitano vicendevolmente l'uno verso l'altro.
Contro il progresso continuo degli esperimenti non devono essere inventati sconsideratamente dei sogni, né ci si deve allontanare dall'analogia della natura, dato che essa suole essere semplice e sempre conforme a sé.
Se ho fatto una qualche scoperta di valore, è dovuta più alla paziente attenzione che ad ogni altro talento.
Possiamo vedere e conoscere soltanto ciò che di noi è morto. Conoscersi è morire.
Il nostro compito deve essere quello di liberare noi stessi da questa prigione; attraverso l'allargamento del nostro circolo di conoscenza e di comprensione; sino a includere tutte le creature viventi e l'interezza della natura nella sua bellezza.
Conoscenza del vero, conoscenza del nero.
La cosa più difficile è conoscere sé stessi.
Il filosofo non riposa, non vive quoquo modo secondo i dettami del rito questa vita, nella speranza d'un'altra eterna in Dio, ma vuole la sua propria vita libera, la vita della conoscenza.
Conosci te stesso? Potrai rispondere di sì senza paura di sbagliare quando scoprirai in te stesso più difetti di quanti ne vedano gli altri.
E' impossibile conoscere gli uomini senza conoscere la forza delle parole.
La nostra conoscenza, se paragonata alla realtà, è primitiva e infantile. Eppure è il bene più grande di cui disponiamo.
Perché due si conoscano a fondo è necessario siano sé stessi, ma di solito non si è sé stessi fino a quando non ci si conosce a fondo.