Leggendo il passato si capisce meglio come siamo arrivati ad essere ciò che oggi siamo.— Corrado Augias
Leggendo il passato si capisce meglio come siamo arrivati ad essere ciò che oggi siamo.
Vedere non basta, vedere non è capire, anzi vedere può essere quasi niente se l'atto fisico del guardare non s'accompagna alla consapevolezza della possibile dimensione latente degli oggetti.
I libri sono per loro natura strumenti democratici e critici: sono molti, spesso si contraddicono, consentono di scegliere e di ragionare. Anche per questo sono sempre stati avversati dal pensiero teocratico, censurati, proibiti, non di rado bruciati sul rogo insieme ai loro autori.
Le città parlano a chi sa interpretare le tracce residue del passato.
Un potere giudiziario indipendente e non corrotto è molto più importante del potere politico derivante da un voto di maggioranza.
Le idee politiche (e religiose) che vogliono rendere gli uomini perfetti e felici sono la premessa dell'inferno sulla terra.
Il passato è stato messo in una teca, sigillato, perché non nuoccia. Lo si può venerare, ma lo si teme. E comunque non deve essere imitato. Gli antichi, invece, in ogni momento hanno sempre guardato indietro. Da lì traevano ispirazione. Cancellavano per ricreare.
Nessuno sapeva bene che cosa stesse nascendo; nessuno avrebbe potuto dire se sarebbe stata una nuova arte, un uomo nuovo, una nuova morale o magari un nuovo ordinamento della società. Perciò ognuno ne diceva quel che voleva. Ma dappertutto si levavano uomini a combattere contro il passato.
Il passato è come certi torturati. Duro a morire.
L'ottimista è l'uomo che spera in futuro di avere un passato migliore.
Solo ciò che è trascorso o mutato o scomparso ci rivela il suo volto reale.
Gli storici falsificano il passato, gli ideologi il futuro.
I bambini sono senza passato ed è questo tutto il mistero dell'innocenza magica del loro sorriso.
Del passato dovremmo riprendere i fuochi, e non le sue ceneri.
L'unico tempo certo è quello passato.
Tutti portiamo il passato dentro di noi, come il nautilo rinchiuso; e dobbiamo trovare modi per esorcizzarlo, perché non metta a repentaglio il nostro destino.