La vendetta è un piatto che va servito freddo.
Non farti vincere dal male ma vinci, con il bene, il male.
Il perdono è una cosa tra loro e Dio, io provvedo ad organizzare l'incontro.
Le persone intelligenti non disprezzano nessuno, perché sanno che nessuno è tanto debole da non potersi vendicare, se subisce un'offesa.
È tanto più facile ricambiare l'offesa che il beneficio: perché la gratitudine pesa, mentre la vendetta reca profitto.
Essere cattivi è vendicarsi in anticipo.
Quando ci si toglie la vita, si vuol far sì che gli altri si disperino. Ma se così facendo crediamo di dar loro soddisfazione, allora la nostra vita ce la teniamo.
La più crudele vendetta di una donna è restare fedele a un uomo.
Signore Iddio, salvaci dal veleno del cobra, dai denti della tigre e dalla vendetta di afgano.
Li uomini si debbono o vezzeggiare o spegnere; perché si vendicano delle leggieri offese, delle gravi non possono: sí che l'offesa che si fa all'uomo debbe essere in modo che la non tema la vendetta.
La vendetta è un cibo avvelenato che lascia l'amaro in bocca. L'ira si spegne, il furore si dissolve. Resta nell'animo un grande freddo, un senso di smarrimento e di mestizia insanabile.
Vendicare. Nel linguaggio moderno, significa ottenere soddisfazione di un'offesa imbrogliando chi l'ha inflitta.
L'uomo si vendica col riso di coloro dei quali non può fare a meno nei giorni del tremore, del dolore e del terrore.