L'infanzia è il luogo più protetto.— Cristina D'Avena
L'infanzia è il luogo più protetto.
A un mio concerto scoppiò una rissa. Io mi fermai e dissi al microfono: "...vi rendete conto cosa state facendo? Noi rievochiamo l'infanzia e voi vi picchiate. Sporcate il ricordo con la violenza!" Si fermarono.
I cartoni animati sono affascinanti e piacciono sempre ai bambini, non c'è niente da fare: sono la Fantasia, il Colore, la Gioia.
Una volta a un mio concerto è venuto un punkabbestia... barba, piercing, birra. Ho pensato: si sarà sbagliato. Poi quando ho iniziato a cantare Memole e lui è scoppiato a piangere, ho capito: l'infanzia è il rifugio di tutti. Bisogna tornare alla purezza dell'infanzia.
La vita è l'infanzia della nostra immortalità.
Se l'adulto rimpiange l'infanzia, è perché non la ricorda o perché la ricorda male.
Nella vita d'ogni uomo non v'è nulla di più segreto e di più misterioso dell'innocenza e della castità dell'infanzia.
Penso che tutti ci ricordiamo la nostra infanzia, è solo che talvolta non troviamo il giusto modo per accedere alla memoria che ad essa ci conduce.
Il paradiso risiede nei ricordi della nostra infanzia. In quei giorni eravamo protetti dai nostri genitori ed eravamo innocentemente incoscienti dei tanti problemi che ci circondavano.
Vedere la mia infanzia? Più di dieci lustri me ne separano e i miei occhi presbiti forse potrebbero arrivarci se la luce che ancora ne riverbera non fosse tagliata da ostacoli d'ogni genere, vere alte montagne: i miei anni e qualche mia ora.
Non è mai troppo tardi per farsi un'infanzia felice.
Nella filosofia odierna troviamo tutte le teorie infantili, ma senza quell'aspetto accattivante proprio di ciò che è infantile.
Esiste sempre un momento nell'infanzia quando si aprono le porte e il futuro entra.