Sono i vinti che governano il mondo.— Curzio Malaparte
Sono i vinti che governano il mondo.
La vera bandiera italiana non è il tricolore, ma il sesso, il sesso maschile.
Si crede di lottare e di soffrire per la propria anima, ma in realtà si lotta e si soffre per la propria pelle. Tutto il resto non conta.
La sua voce è calda, grave, eppur delicata. Una voce che talvolta ha strani, profondi accenti femminili, un che di morbosamente femmineo.
Forse il sole non passa attraverso il vetro senza romperlo?
Tutti son buoni a far gli eroi con la pelle degli altri.
Infermeria da campo dell'anima. Qual è il mezzo di guarigione più forte? La vittoria.
L'elevata probabilità di vincere una somma ingente stabilisce un nuovo punto di riferimento provvisorio. Rispetto alle tue aspettative, non vincere niente sarebbe vissuto come una grossa perdita.
Abbiamo perso di vista una delle massime fondamentali della guerriglia: la guerriglia vince se non perde. L'esercito convenzionale perde se non vince.
Soltanto coloro che calcolano molto vinceranno; coloro che calcolano poco non vinceranno e tanto meno vinceranno coloro che non calcolano affatto.
In guerra non ci sono sostituti della vittoria.
Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura. Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia.
La mancanza di generosità nella vincita diminuisce il merito e i frutti della vittoria.
La vera vittoria è la vittoria sull'aggressione, una vittoria che rispetti l'umanità del nemico rendendo così inutile un ulteriore conflitto.
Se vivi abbastanza a lungo, vedrai che ogni vittoria si muta in sconfitta.
Al vincitore nessuno chiederà mai conto di quello che ha fatto.