Le decisioni del nostro passato sono le fondamenta del nostro presente.
Il mio dono è il futuro. Il mio dono è la salvezza. Il mio dono è l'Inferno.
Pazzo è lo struzzo che nasconde la testa nella sabbia quando un branco di iene lo circonda.
A volte, è sufficiente un cambiamento di prospettiva per vedere la luce.
La mente umana possiede dei meccanismi primitivi di autodifesa che negano tutte le realtà che causano al cervello uno stress eccessivo da sopportare. Si chiama negazione.
I luoghi più caldi dell'inferno sono riservati a coloro che in tempi di grande crisi morale si mantengono neutrali.
Il mio passato: quando è stato bello, rammento la situazione; quando è stato brutto, rammento me stesso.
Il Passato, la cupa era non sondata mai! Il bulicante golfo, i dormienti e le ombre! Il passato - infinita grandezza del passato!
Ho lasciato incompiute una quantità di cose. Ma questo è naturale. E, a proposito, val la pena di ricordare che in francese il passato si chiama imperfetto.
Noi possiamo chiudere col passato ma il passato non chiude con noi.
Il giorno seguente è lo scolaro del precedente.
Riappropriarsi di questo passato e della propria tradizione per ritrovarsi: questo è il compito urgente che sta davanti al Paese che sa e che pensa.
Non possiamo attaccarci al passato senza attaccarci ai nostri delitti.
Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo.
Il passato è l'elemento più fragile: sbiadisce sempre. E il più stabile: non cambia mai.