Il presente è il limite indivisibile che separa il passato dall'avvenire.
L'esperienza ci mette in presenza del divenire, ecco la realtà essenziale.
Il presente non contiene altro che il passato; così, ciò che si scopre nell'effetto si trovava già nella causa.
La coscienza è il tramite fra ciò che è stato e ciò che sarà, un ponte gettato tra il passato e il futuro.
Lo stato supremo della bellezza, è la grazia.
L'occhio vede solo ciò che la mente è preparata a comprendere.
Più lontano lascio il passato dietro di me, più sono vicina a forgiare il mio carattere.
La nostra felicità non dipende soltanto dalle gioie attuali ma anche dalle nostre speranze e dai nostri ricordi. Il presente si arricchisce del passato e del futuro.
Che cos'amo nel passato? La sua tristezza, il suo silenzio e soprattutto la sua fissità. Quello che si muove mi infastidisce.
Ognuno è fatalmente legato al passato dalla memoria delle cose, delle piccole cose che sono come molecole di noi stessi.
L'uomo che rimira il suo passato è un uomo che merita di non avere un futuro a cui guardare.
Quella strada del passato si srotolava confusamente di fianco a noi come se la tazza della vita si fosse rovesciata e ogni cosa fosse impazzita.
Vivere nel passato è un'attività stupida e solitaria. Guardarsi indietro fa male ai muscoli del collo, ti fa sbattere contro la gente impedendoti di andare diritta per la tua strada.
Del passato dovremmo riprendere i fuochi, e non le sue ceneri.
Là dove noi non siamo, si sta bene. Nel passato noi non siamo più ed esso ci appare bellissimo.
Alcune volte il passato è una cosa che non si riesce proprio a dimenticare e altre volte il passato è una cosa che faresti di tutto per dimenticare. E a volte impariamo qualcosa di nuovo del passato, che cambia tutto ciò che sappiamo del presente.