Diffida di chi ti da dei consigli e poi ti insulta, stronzo!— Daniele Luttazzi
Diffida di chi ti da dei consigli e poi ti insulta, stronzo!
Vincere a Sanremo è molto utile. Per due settimane hai una buona risposta se qualcuno chiede: Novità?
Se dio avesse voluto che credessimo in lui sarebbe esistito.
Da giovane cerchi fama e fortuna, poi capisci che una moglie innamorata e dei bambini felici sono il più grande premio di consolazione.
L'immaginario deve poter oscillare tra sacro e profano per essere sano.
Adesso Beppe Grillo esalta la democrazia di internet con la stessa foga con cui dieci anni fa sul palco spaccava un computer con una mazza per opporsi alla nuova schiavitù moderna inventata da Gates. La gente applaudiva estasiata allora, così come applaude estasiata ora. Si applaude l'enfasi.
Chi diffida, si fa savio.
Il cuore è una bestia della quale è prudente diffidare. Anche l'intelligenza è una bestia, ma per lo meno non parla d'amore.
Una diffidenza moderata può esser savia: una diffidenza oltrespinta, non mai.
Diffidare dell'uomo è un corromperlo.
Diffidare di tutto e tutti è indice di scarsa fiducia nelle proprie facoltà.
La diffidenza verso gli altri nasce anche dalla sfiducia in noi stessi.
La nostra diffidenza giustifica l'inganno altrui.
Negli affari di questo mondo gli uomini si salvano non per la fede, ma per la diffidenza.
Diffidare esclude il conforto di una bugia ? regalo. Le bugie sono sempre regali. Le verità si pagano.
Sfiducia. ? La sfiducia in se stessi non sempre se ne va timida e insicura, ma a volte è quasi frenetica; per non tremare si è ubriacata.