Diffidate di un filosofo che sa di sapere.
Oggi, più che mai, le persone colte hanno il dovere di seminare dubbi, non di raccogliere certezze.
Bisogna avere molta pazienza, non lasciarsi mai illudere dalle apparenze, fare, come si dice, un passo per volta, e di fronte ai bivi, quando non si è in grado di calcolare la ragione della scelta, ma si è costretti a rischiare, essere sempre pronti a tornare indietro.
Fra i malanni della nostra democrazia l'estensione sempre più ampia di zone di potere occulto non è dei meno gravi.
Come ho detto tante volte, la storia umana, tra salvezza e perdizione, è ambigua. Non sappiamo neppure se siamo noi i padroni del nostro destino.
Negli affari di questo mondo gli uomini si salvano non per la fede, ma per la diffidenza.
C'è una diffidenza femminile verso la politica. Ho tentato più volte di coinvolgere in politica donne di successo. Ma non sono così disponibili a farsi valutare da un mondo che secondo loro non ha il metro giusto. Alla fine quelle che vogliono mettersi in politica sono poche.
E così anche noi, diretti discendenti dei greci, siamo cresciuti con una sana diffidenza verso ogni forma di produttività eccessiva.
Diffida di chi ti da dei consigli e poi ti insulta, stronzo!
Diffida di ogni impresa che richieda abiti nuovi.
Sii sempre diffidente verso ogni oggetto utile che pesa meno del suo manuale di istruzioni.
Diffidate degli ottimisti, sono la claque di Dio.
La forza è confidente per natura. Nessun più sicuro segno di debolezza che il diffidare istintivamente di tutto e di tutti.
Io leggo assai poco, soprattutto perché sono così diffidente che non credo a una parola di quello che dicono i giornali.