Diffidate di un filosofo che sa di sapere.— Norberto Bobbio
Diffidate di un filosofo che sa di sapere.
L'atteggiamento pessimistico si addica di più che non quello ottimistico all'uomo di ragione. L'ottimismo comporta pur sempre una certa dose di infatuazione, e l'uomo di ragione non dovrebbe essere infatuato.
La prima condizione perché il dialogo sia possibile è il rispetto reciproco, che implica il dovere di comprendere lealmente ciò che l'altro dice.
La storia umana è una storia di lacrime e di sangue. Come dissentire dall'immagine di Hegel che rappresenta la storia umana come un «immenso mattatoio»?
Non dico che gli ottimisti siano sempre fatui, ma i fatui sono sempre ottimisti.
Oggi, più che mai, le persone colte hanno il dovere di seminare dubbi, non di raccogliere certezze.
Bisogna diffidare di due categorie di persone: quelle che non hanno personalità, e quelle che ne hanno più di una.
Negli affari di questo mondo gli uomini si salvano non per la fede, ma per la diffidenza.
Cerca la semplicità, e diffida da essa.
Diffidare di tutto e tutti è indice di scarsa fiducia nelle proprie facoltà.
Diffida di ogni impresa che richieda abiti nuovi.
E così anche noi, diretti discendenti dei greci, siamo cresciuti con una sana diffidenza verso ogni forma di produttività eccessiva.
La condizione di italiano espatriato attiva il complesso dell'orfano sannita, un che di sventurato e diffidente, di irto e rusticamente astuto.
Diffidate dei libri che trattano di quest'arte; sono la maggior parte fallaci o incomprensibili, specialmente quelli italiani; meno peggio i francesi; al più al più tanto dagli uni che dagli altri, potrete attingere qualche nozione utile quando l'arte la conoscete.
Chi diffida, si fa savio.