La prudenza che degenera in timidezza è molto raramente la strada per la sicurezza.— David Cecil
La prudenza che degenera in timidezza è molto raramente la strada per la sicurezza.
La pazienza mette assieme il coraggio morale e la timidezza fisica.
Le speranze sono come timidi uccelli che volano a grande distanza, raramente raggiunti dai migliori fucili.
Ho l'impressione che la gente sia frustrata per il fatto che non sono un tipo impegnato. La verità è che sono timido.
La timidezza, fonte inesauribile di disgrazie nella vita pratica, è la causa diretta, anzi unica, di ogni ricchezza interiore.
Sono sempre stata una persona timida. L'agonismo ha tirato fuori l'altra parte del mio carattere: la forza di volontà, che ignoravo di possedere, e il coraggio di rischiare, che tante volte mi ha aiutato in gara.
So che questo suona strano, ma da bambino ero molto timido. Terribilmente timido. Il punto di svolta è stato il primo anno di liceo, quando ero il più grande disadattato vivo. Nessuno, voglio dire nessuno, nemmeno parlava con me.
I grandi attori sono timidi e per affrontare loro timidezza decidono di esporsi.
Del resto, quando si vedono sicuri, deposto ogni timore, sono molto semplici e di buona fede, e liberalissimi di tutto quel che posseggono: a chi ne lo richieggia nessuno nega ciò che ha, ché anzi essi stessi ci invitano a chiedere.
Sono abbastanza timida, ma la gente crede che faccia la sostenuta.
La timidezza è un meccanismo di difesa contro il pericolo di venir respinti nell'incontro, di venir svalutati dal rifiuto.