Non sono un tipo che si deprime, ma, se succede a tutti, capita anche a me.
Ho paura di morire, perché ho appena pagato la caparra di una casa.
È la qualità delle proprie convinzioni che determina il successo, non il numero dei seguaci.
Perché non dovremmo essere capaci di scambiare la depressione per una forma di eleganza, e l'infelicità per una colorazione appropriata della vita?
Il realismo è semplicemente una maschera per la vera essenza della depressione, che è l'opprimente alienazione dal resto dell'umanità.
Il punto non è raccogliere l'opinione del mondo come una stella polare che ci guidi, bensì di andare ognuno per la propria strada, nella vita e nel lavoro, senza essere depressi dal fallimento né sedotti dagli applausi.
L'unico modo per evitare di essere depressi è non avere abbastanza tempo libero per domandarsi se se si è felici o no.
Quando il dolore se ne va comincia la vera battaglia: depressione, noia, ti senti così schifosamente giù che vuoi farti fuori da solo.
Fai disonore alla depressione.
Se pensi che a nessuno interessi se sei vivo, prova a saltare il pagamento di un paio di rate dell'auto.
È tipico del depresso non fare niente ma aspettarsi che gli altri facciano qualcosa per lui.
Non c'è bisogno di essere un cattivo diavolo per deprimere la gente, puoi riuscirci anche se sei una bravissima persona. Per deprimere la gente basta che ti metti a dare un sacco di consigli fasulli.
Mentre aspettavo ammazzai quattro mosche. Accidenti, la morte era dappertutto. Uomini, uccelli, belve, rettili, roditori, insetti, pesci, nessuno aveva la minima probabilità di sfuggirle. Li sistemava tutti. Non sapevo che cosa fare, al riguardo. Mi venne la depressione.