La sensibilità non è mai disgiunta da una certa debolezza di organizzazione.— Denis Diderot
La sensibilità non è mai disgiunta da una certa debolezza di organizzazione.
Un'estrema sensibilità fa gli attori mediocri; una sensibilità mediocre fa la folla dei cattivi attori; e l'assoluta mancanza di sensibilità è il presupposto per gli attori grandissimi.
L'occhio e l'ala di farfalla bastano per annientare un ateo.
Le lacrime del vero attore discendono dal cervello, quelle dell'uomo sensibile salgono dal cuore.
Se la ragione ci è stata donata dal Cielo, proprio come la fede, allora il Cielo ci ha offerto due doni incompatibili e contraddittorî.
La saggezza non è altro che la scienza della felicità.
Non è necessario avere una religione per avere una morale. Perché se non si riesce a distinguere il bene dal male, quella che manca è la sensibilità, non la religione.
Ciò che si dissolve non ha più sensibilità, e ciò che non ha sensibilità non è niente per noi.
La sensibilità, a creder mio, è l'idea dispiacevole del bisogno, in cui si trova il nostro simile; e nel tempo stesso la compiacenza che nasce dalla sicurezza di poterlo soccorrere.
Quando siete coscienti delle vostre sofferenze e insoddisfazioni, ciò vi aiuta a sviluppare l'empatia, la capacità che vi permette di rapportarvi con sensibilità verso le sofferenze degli altri. Ciò aumenta la vostra capacità di provare compassione.
Non disprezzate la sensibilità di nessuno. La sensibilità di ognuno è il suo genio.
La morte non è niente per noi. Ciò che si è dissolto non ha più sensibilità, e ciò che non ha sensibilità non è niente per noi.
Una grande sensibilità d'animo non è che il riflesso di una grande delicatezza fisiologica.
La morte non è niente per noi. Ciò che si dissolve non ha più sensibilità, e ciò che non ha sensibilità non è niente per noi.