Sai quali sono i cattivi padri? Quelli che hanno dimenticato gli errori della loro giovinezza.— Denis Diderot
Sai quali sono i cattivi padri? Quelli che hanno dimenticato gli errori della loro giovinezza.
Un giorno fu chiesto a qualcuno se ci fossero dei veri atei. Credete, rispose, che ci siano dei veri cristiani?
L'ignoranza è più vicino alla verità del pregiudizio.
La miseria avvilisce, la clausura deprava.
Con la virtù si fanno solo opere fredde. Sono la passione e il vizio ad animarle.
Si corre lo stesso rischio a credere troppo che a credere troppo poco.
Un vero uomo è il proprio padre.
Il padre è sempre altrove: deputato a difendere la famiglia, di fatto è sempre fuori della familgia a progettare la società o difendere la patria, cioè se stesso, la sua radice vitale.
Un padre è sempre autorizzato a togliere il proprio figlio dalla cattiva strada nella quale si è messo.
Beati coloro che possono sempre avere tanta forza da piangere il loro peccato contro il cuore di un padre.
Il vero perfetto Papà non delega del tutto alla mamma la diseducazione e rovina del proprio figlio.
Un perfetto Papà lo capisci subito dalla sua capacità, una volta sposato e padre, di mantenere le relazioni coi suoi vecchi amici non sposati e non padri.
Mi comparvero allora tutti i padri del mondo quando, prendendo i bambini tra le braccia, li sollevano più in altro della propria testa e sussurrano: andrai più lontano di me.
Essere un padre di successo è un ruolo unico: quando hai un figlio, non seguirlo solo per i primi due anni.
Il padre essendo un'istanza inibitoria e separatrice è, nella struttura familiare, il rappresentante della società, il portatore implicito o esplicito della morale e della spiritualità.