Quando fallisci è come morire, non hai più un'identità.— Dennis Quaid
Quando fallisci è come morire, non hai più un'identità.
Sono prima di tutto un cristiano. Ma credo nella tolleranza religiosa e nel trovare i punti in comune tra tutti noi.
Dico sempre ai miei figli che, davanti al grande schermo, bisogna ricordare che, in fondo, non vediamo altro che finzione. I personaggi che interpretiamo, e che lo spettatore vede, non sono reali: sono nelle nostre menti ed è questa la magia di quella fantastica arte che è il cinema.
Gli atleti fanno parte della comunità. Devono essere dediti a ciò che fanno. Passano attraverso un sacco di cime e valli. E compiono molta formazione nelle loro carriere. E' una lotta, a volte molto drammatica.
Quando ti fermi tutta la tua identità è in frantumi. E' come la morte.
La prova è il riconoscere l'errore, ammetterlo e correggerlo. Avere provato a fare qualcosa ed aver fallito è enormemente meglio di aver provato a non far niente ed esserci riusciti.
Io non vedo mai il fallimento in quanto tale, ma solo come un gioco che devo giocare per vincere.
Coloro che osano fallire miserabilmente possono ottenere grandemente.
Il fallimento è il successo se traiamo una lezione da esso.
Ogni fallimento è un passo verso il successo...
Le uniche persone che non falliscono mai sono quelle che non provano mai.
La nostra missione fu definita un fallimento di grosso successo.
Le persone che hanno successo non lavorano, di norma, più di quanto non facciano quelle che falliscono... ma sono semplicemente state in grado di gestire le regole del successo.
Non esiste una cosa come un esperimento fallito, solo esperimenti con risultati inaspettati.
E' un peccato quando il tuo film non vende.