Tra il grand'uomo e il pover'uomo c'è, a far da ponte, l'uomo.— Dino Basili
Tra il grand'uomo e il pover'uomo c'è, a far da ponte, l'uomo.
Cercare l'indirizzo della felicità è inutile. Cambia domicilio in continuazione.
Virus che vive e vegeta in tutto ciò che è generato.
La lobby potente riesce innanzitutto a far credere che non esiste.
Non è vero che gli uomini buoni, quando diventano cattivi, siano cattivissimi. Sono pessimi attori che recitano una parte senza conoscerla.
Tutti vanno oltre o raccontano di andarci. Adesso il problema è oltrepassare in fretta l'ondata di oltrismo.
Non ci sono norme. Tutti gli uomini sono eccezioni a una regola che non esiste.
Il mashio è sempre un maschio a parole, perciò anche i suoi fatti sono fatti a parole, tanto lo sa che i fatti veri pertengono, che lo vogliano o no, alla femmine.
Tanto è necessaria l'arte nel vivere con gli uomini che anche la sincerità e la schiettezza conviene usarla seco loro con artificio.
Secondo noi uomini, se una donna ci lascia, ci dev'essere per forza un altro. Perché prima di pensare a dove abbiamo sbagliato, prima di pensare che magari siamo stati noiosi, troppo gelosi, assenti, troppo presenti ecc, pensiamo subito che il male venga da fuori e non da noi.
Gli uomini preveggono più lontano nelle cose d'opinione che nelle cose reali e di fisici bisogni.
All'età di cinquant'anni ogni uomo ha la faccia che si merita.
Gli uomini quando sono tristi si limitano a piangere sulla propria situazione. Quando si arrabbiano, allora si danno da fare per cambiare le cose.
L'uomo è visibilmente fatto per pensare; è tutta la sua dignità e tutto il il suo mestiere; e tutto il suo dovere è pensare come si deve.
L'uomo è un prodotto di lotte intime e sociali, la cui soluzione provvisoria va cercata in quel dialogo infinito con gli altri, capace di allargare la sua visione del mondo, la cui angustia è la vera responsabile dell'acuirsi del dolore nell'insolubilità dei problemi.
Gli uomini hanno tutti cattive intenzioni.