Attento perché il messaggio subliminale è fottiti, lasciami in pace e vaffanculo!
Sai, questo... questo è un caso molto, molto complicato, Maude. Un sacco di input e di output. Sai, fortunatamente io rispetto un regime di droghe piuttosto rigido per mantenere la mente, diciamo, flessibile.
Creatura quanto mai strana è l'uomo: insaziabile, sempre inappagato, irrequieto, mai in pace con Dio o con se stesso, di giorno tende senza posa a inutili mete, di notte si abbandona a un'orgia di desideri proibiti e malvagi.
Se metti su una bilancia da una parte i vantaggi e dall'altra gli svantaggi, ti accorgi che una pace iniqua è molto meglio di una guerra equa.
Nessun altro piacere è più grande della pace.
La pace come scopo deliberato molto facilmente si trasforma nel suo sostituto degenere, l'anestesia.
Non ci può essere una vera pace fino a quando permangono in molte parti del mondo crisi acute che minacciano di allargarsi, coinvolgendo nuovi paesi, e che d'altro canto esasperano il sempre difficile confronto fra Est e Ovest.
Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra. Ritornino gli uomini a comprendersi.
Siate sempre in guerra con i vostri vizi, in pace con i vostri vicini, e fate sì che ogni anno vi scopra persone migliori.
Non parlare mai di pace e di amore: un Uomo ci ha provato e lo hanno crocefisso.
L'uomo guerriero in tempo di pace combatte sé stesso.
La vittoria non porta mai alla pace, mai. Ho esaminato, con i miei studenti, più di 8.000 trattati di pace che esistono nel mondo, e ritengo di poter affermare come dato empirico che la vittoria non porta mai alla pace. L'idea che ci possa essere una guerra che fa terminare la guerra non regge.