La superstizione è la religione degli spiriti deboli.
Di solito l'istinto ti dice quel che devi fare molto prima di quanto occorra alla tua mente per capirlo.
Non si può mai pianificare il futuro pensando al passato.
È nell'interesse del mondo commerciale che la ricchezza possa trovarsi dappertutto.
Le concessioni dei deboli sono le concessioni della paura.
Non si può prevedere il futuro partendo dal passato.
Certamente felice sarebbe la nostra età, se potessimo vedere la religione stessa libera anche da ogni superstizione.
La religione è il sospiro di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito.
Il mondo privo di religione si ritrova senza coesione interna, schiacciato su una dimensione sola, in balìa di un egoismo che sa solo calcolare, molto prossimo al cinismo, talora alla disperazione.
Le masse popolari sono incoerenti, piene di riottosi desideri, passionali e imprevigenti delle conseguenze; devono essere riempite di paura per tenerle a bada. Per questo gli antichi ben fecero ad inventare gli dei e l'idea della punizione dopo la morte.
La mamma ti diede una religione col battesimo dell'acqua: rendila tutta tua col battesimo delle lagrime.
La religione di un uomo non vale molto se non ne traggono beneficio anche il suo cane e il suo gatto.
Considero la religione come un giocattolo per bambini, e ritengo che il solo peccato sia l'ignoranza.
L'uomo non vive d'altro che di religione o d'illusioni.
La religione, se è vietato, sotto la minaccia di pene tanto severe, farne oggetto di scherno, deve avere una coscienza veramente sporca.
La religione è un sorriso che plana sopra un non-senso generale, un profumo residuo sopra un'onda di nulla. È per questo che, quando è a corto di argomenti, la religione ripiega sulle lacrime.