L'uomo è per natura un animale religioso.
Il successo è il solo infallibile criterio di saggezza per le menti volgari.
L'arroganza che deriva dall'età deve essere placata dall'insegnamento della giovinezza.
Nessuno ha mai commesso un errore più grande di colui che non ha fatto niente perché poteva fare troppo poco.
Le concessioni dei deboli sono le concessioni della paura.
Qualcuno ha detto che un re ha la stoffa per essere un nobile, ma non quella per essere un gentiluomo.
Qualcuno ha definito la malattia dell'uomo d'oggi come una progressiva perdita del centro. Un tempo l'uomo fu creduto misura di tutte le cose, più tardi si continuò a crederlo misura di tutte le cose, oggi non lo si crede più misura di nulla.
L'uomo è così poco il re della natura, che è l'unico fra tutti gli animali che possa fare qualcosa senza pagare.
L'uomo è l'unico essere vivente insoddisfatto della sua natura.
L'essere umano non è un'astrazione immanente all'individuo singolo. Nella sua realtà, esso è l'insieme dei rapporti sociali.
Limitato nella sua natura, infinito nei suoi desideri, l'uomo è un dio caduto che ricorda il cielo.
L'uomo non è un essere astratto che vaga fuori del mondo. L'uomo non è altro che il mondo dell'uomo, lo Stato, la società.
L'uomo è un sole, i sensi sono i suoi pianeti.
Si può considerare l'uomo come un animale di specie superiore che produce filosofie e poesie pressappoco come i bachi da seta fanno i loro bozzoli e le api fanno i loro alveari.
Condizione dell'uomo. Incostanza, noia, inquietudine.
L'uomo è un organismo ultracomplicato. Se è destinato all'estinzione, scomparirà per mancanza di semplicità.