L'aforisma di Edoardo Boncinelli ci invita a riflettere sulle sfumature della nostra esistenza. Suggerisce che prima dell'avvento della consapevolezza personale e delle funzioni cognitive, la realtà era composta solo da eventi o processi naturali senza significato ulteriore attribuito dall'umanità. Questa riflessione ci porta a meditare sulla natura stessa del vivere: prima di assumerci il ruolo attivo nell'esistenza come esseri consapevoli, eravamo parte integrante dell'universo ma senza la comprensione delle sue dinamiche e dei nostri rapporti con esse. In questo modo, l'aforisma suggerisce una prospettiva filosofica sulla condizione umana che si colloca tra il misterioso e lo scientificamente spiegabile.