Lo stile è l'immagine della personalità.
Il desiderio di ottenere i vantaggi e sfuggire agli oneri della società politica, è una fonte di discordia perpetua e inestinguibile.
Una vittoria sanguinosa e completa ha spesso fruttato poco più che il possesso di un campo e la perdita di diecimila uomini è stata spesso sufficiente a distruggere, in una singola giornata, il lavoro di anni.
Forse non c'è niente di più avverso alla natura e alla ragione che il tenere in obbedienza Paesi remoti e nazioni straniere, in opposizione alla loro inclinazione e al loro interesse.
E l'ambigua parola di Dio, che contiene i precetti di Cristo riguardanti il divorzio, è flessibile ad ogni interpretazione che la saggezza di un legislatore vorrà attribuirle.
Io non conosco che una religione dove il dio e la vittima sacrificale sono la stessa persona.
Di stile Juventus parlano gli altri, non noi.
Solo una grande anima osa avere uno stile semplice.
Lo stile è anche il frutto di un continuo studio, e si procede pure per sottrazione: cioè osservando i gesti altrui che non ci piacciono, evitando gli esempi negativi che non vogliamo emulare. Ecco perché lo stile s'impara.
La moda è quella che viene suggerita e che spesso è meglio evitare, lo stile invece quello che ciascuno ha e deve conservare nell'arco della sua vita.
Se devi fare una cosa, falla con stile.
La felicità non dev'essere un punto d'arrivo, ma uno stile di vita.
Lo stile è avere coraggio delle proprie scelte, e anche il coraggio di dire di no. È gusto e cultura.
Le ricchezze ci permettono di conferire favori, ma per conferirli con proprietà e grazia serve qualcosa che le ricchezze non possono darti.
Il romanzo è una meraviglia, ma la sua tecnica non funziona nel racconto, lo rovina.
Quanto maggiore sarà il numero delle idee accessorie, tanto più crescerà la bellezza dello stile.