Il passato è l'unica cosa morta che ha un dolce odore.
Quelli che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo.
Rimpiangiamo il passato anche perché lo ricordiamo male.
Il passato è un segnale di direzione, non un palo dove appoggiarsi.
C'è una dualità che può essere perseguita ed è correlata ad una dualità tra passato e futuro, e le nozioni di controllo e di conoscenza. Così possiamo avere conoscenza del passato, ma non possiamo controllarlo; possiamo controllare il futuro, ma non si ha alcuna conoscenza di esso.
Ho lasciato incompiute una quantità di cose. Ma questo è naturale. E, a proposito, val la pena di ricordare che in francese il passato si chiama imperfetto.
I dogmi di un passato tranquillo sono inadeguati al presente tempestoso. La situazione è irta di difficoltà, e noi dobbiamo essere all'altezza della situazione. Poiché il nostro caso è nuovo, dobbiamo pensare in modo nuovo e agire in modo nuovo. Dobbiamo emanciparci.
Il passato è un'illusione. Devi imparare a vivere nel presente ed accettarti per quello che sei ora. Quello che ti manca in flessibilità e in agilità devi acquisirlo con la conoscenza e la pratica costante.
Perdere il passato significa perdere il futuro.
Il presente non contiene altro che il passato; così, ciò che si scopre nell'effetto si trovava già nella causa.
Del passato dovremmo riprendere i fuochi, e non le sue ceneri.