Montagne di dubbio non spostano la fede.
Sarebbe insopportabile per un vivo, se sapesse ciò che non può sapere. Sarebbe, come se avesse mangiato dall'albero della vita.
La fede si trova sotto il capezzolo sinistro.
Puoi fare molto poco con la fede, ma non puoi fare nulla senza di essa.
Non credo a chi parla agli altri della propria fede, soprattutto con l'intento di convertire. La fede non ammette di essere raccontata. Deve essere vissuta e allora si propaga da sé.
Se avessi avuto la fede vera, io a questo mondo non avrei avuto che quella.
Cosa ci salverà? La fede? Io non voglio avere la fede e non ci tengo ad essere salvato.
La verifica di un'autentica fede, della vera religiosità, è se nasce una fraternità, una giustizia, un impegno, una possibilità di solidarietà assistenziale. Il cristiano fa una solidarietà liberatrice e in questo c'è il crisma e la conferma di una fede.
Vivere fino in fondo la fede, oltre a non essere uno stato di minorità, è un modo eccellente per rendere migliore il mondo.
La fede si può promuovere soltanto in modo indiretto, precostituendo, con largo anticipo, condizioni opportune, vale a dire preparandole un terreno adatto su cui possa allignare bene; quel terreno è l'ignoranza.
La fede è una luce nera.
Vive più fede nell'onesto dubbio, Credimi, che in metà delle religioni.