La speranza è la forma normale del delirio.— Emil Cioran
La speranza è la forma normale del delirio.
La parola e il silenzio. Ci si sente più al sicuro vicino a un pazzo che parla, che a un pazzo incapace di aprire bocca.
Ogni inizio di idea corrisponde a un'impercettibile lesione della mente.
La religione è un sorriso che plana sopra un non-senso generale, un profumo residuo sopra un'onda di nulla. È per questo che, quando è a corto di argomenti, la religione ripiega sulle lacrime.
Forse la follia è soltanto un dispiacere che abbia smesso di evolversi.
La coscienza è molto più che la spina, è il pugnale nella carne.
Spiegami come il lume della notte, come il delirio della fantasia. Spiegami come la donna e come il mimo, come pagliaccio che non ha nessuno. Spiegami perché ho rotta la sottana: uno strappo che è largo come il cuore.
Noi sperimentiamo che le febbri e le altre alterazioni del corpo sono causate da deliri, e coloro che hanno il sangue tenace non immaginano che alterchi, risse, stragi e simili.
I nostri cori a gara Lasciamo delirar Chi sa fervente amar, Solo è felice.
Saggia ed equilibrata ma nel delirio più totale di egocentrismo e narcisismo.
Tutti gli ideali e tutte le ambizioni sono un delirio da comari uomini.
Razza: questo è un sentimento, non una realtà. Il 95% è sentimento. L'orgoglio nazionale non ha affatto bisogno dei deliri di razza.
Deliri. Sappiamo in che consistono: credersi un membro del Popolo Eletto; o che Gesù è il figlio di Dio, che è morto, ma che poi è stato resuscitato e ora è vivo; o che Freud era uno scienziato e la psicoanalisi è una scienza dell'inconscio; o che l'oro varrà sempre 35 dollari l'oncia.
Con un piede da questa parte e l'altro poggiato sull'infinito, mi sembra quasi di essere un ponte gettato fra le due età e sotto di me scorre l'universo come fluida materia che seco travolge impetuosamente il ridicolo delirio dell'uomo di volersi imporre o sottrarre a decreti che lui stesso ignora.
La poesia è distacco, lontananza, assenza, separatezza, malattia, delirio, suono, e soprattutto, urgenza, vita, sofferenza. È l'abisso che scinde orale e scritto.