I nostri cori a gara Lasciamo delirar Chi sa fervente amar, Solo è felice.— Vincenzo Monti
I nostri cori a gara Lasciamo delirar Chi sa fervente amar, Solo è felice.
Il cuore vuole sempre la parte sua nelle operazioni dell'intelletto.
So che immago è del cor La forma esterïore; Ma l'immago sovente È Fallace, o languente.
Finché l'età n'invita, Cerchiam di goder. L'aprile del piacer Passa, e non torna più. Grave divien la vita Se non ne cogli il fior.
Dell'innocente Sangue versato In scellerata guerra Conta il Cielo le stille, e le schernite Lagrime tutte della stanca terra.
Fatto che si abbia il male, bisogna farlo tutto quanto. È da pazzi sperare di fermarsi ad un punto qualunque del mostruoso! Il delitto spinto agli estremi ha deliri di gioia.
Deliri. Sappiamo in che consistono: credersi un membro del Popolo Eletto; o che Gesù è il figlio di Dio, che è morto, ma che poi è stato resuscitato e ora è vivo; o che Freud era uno scienziato e la psicoanalisi è una scienza dell'inconscio; o che l'oro varrà sempre 35 dollari l'oncia.
Soltanto le passioni simulate, i deliri finti hanno qualcosa a che fare con lo spirito, e con il rispetto di noi stessi; i sentimenti sinceri presuppongono una mancanza di riguardo verso di sé.
Spiegami come il lume della notte, come il delirio della fantasia. Spiegami come la donna e come il mimo, come pagliaccio che non ha nessuno. Spiegami perché ho rotta la sottana: uno strappo che è largo come il cuore.
Ho bisogno di un delirio che sia ancora più forte, ma abbia un senso di vita e non di morte.
Ma che dolce delirio è il loro, allorché si fabbricano mondi senza fine, allorché misurano come con il pollice e con il filo, sole, luna, stelle, sfere.
La poesia è distacco, lontananza, assenza, separatezza, malattia, delirio, suono, e soprattutto, urgenza, vita, sofferenza. È l'abisso che scinde orale e scritto.
Saggia ed equilibrata ma nel delirio più totale di egocentrismo e narcisismo.
La danza del delirio la conduci tu. Io sto solo imparando a non pestarti i piedi.