Dio, il grande Estraneo.
L'unico modo di salvaguardare la propria solitudine è ferire tutti, a cominciare da quelli che amiamo.
In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare.
La vera eleganza morale consiste nell'arte di travestire le proprie vittorie da sconfitte.
Abbiamo perduto l'arte di suicidarci a sangue freddo.
La felicità spinge al suicidio quanto l'infelicità, anzi ancora di più perché amorfa, improbabile, esige uno sforzo di adattamento estenuante, mentre l'infelicità offre la sicurezza e il rigore del rito.
Se sento Dio, lo sento in me come una forza che mi spinge e non come un estraneo da adorare.
Soltanto l'inutilità del primo diluvio trattiene Dio dal mandarne un secondo.
Non è Dio che è morto, è questo papa che è vivo.
Vivere è molto difficile, morire è sempre un dispiacere, e il concetto d'un Dio che aiuta ad affrontare le due imprese può dare un sollievo infinito: lo capisco bene.
Il Dio di Gesù non è il despota parziale che ha scelto Israele per il suo popolo e lo protegge verso e contro tutti, è il Dio dell'umanità.
E Dio disse... gli uomini sono tutti uguali dinanzi a me, alti e bassi, neri e bianchi, ricchi e poveri. Ma per i neri piccoli e poveri sarà molto dura.
Non è forse la massima sventura, quando si lotta contro Dio, quella di non essere vinto?
Dio è colui di cui si può dire l'unica cosa che non si può dire dell'uomo: che è totalmente amore.
Ogni bambino che nasce ci ricorda che Dio non è ancora stanco degli uomini.
Coltivare erba non è legale? Se è Dio che ce l'ha data allora vuoi dire che anche Dio non è legale?
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