Se Dio è tutto, non dà gioia essere parte di questo tutto.— Guido Ceronetti
Se Dio è tutto, non dà gioia essere parte di questo tutto.
In amore, in quelli che il linguaggio imbecille si è fissato di chiamare tradimenti, non c'è, di tradimenti, neppure l'ombra: ci sono soltanto delle fedeltà alla vita.
I giornali sono pieni di sacrifici umani: li inscatolano, li rendono accettabili per i lettori; in un certo senso li ritualizzano. La cronaca è un bollettino di esecuzioni.
Forse è per via dello zolfo contenuto e soffiato via dagli intestini, che si è pensato allo zolfo come emanazione del Diavolo e odore caratteristico dell'Inferno.
Il corpo è un perfido e un traditore: con lui viaggiamo come con un Thug. Fa sorrisi alla vita ed è un sicario della morte.
Non capire il senso profondo e la centralità dell'inquinamento è, qualunque sia il sapere ecc., una prova di idiozia.
Avrai un solo dio. E chi vorrebbe sobbarcarsi le spese di un altro?
Dio non può perdere niente, perché ha sempre dato tutto e la sua vita è, appunto, questo dono infinito che Egli è.
Spetta solamente a Dio incolpare la gente.
Gli uomini e le donne di oggi hanno bisogno di incontrare Dio, di conoscerlo "non per sentito dire".
Non esiste il diavolo. E' solo dio quando è ubriaco.
Dio si insedia nei vuoti dell'anima. Sbircia i deserti interiori, perché a somiglianza della malattia egli predilige occupare i punti di minor resistenza. Una creatura armoniosa non può credere in Lui.
Non si dovrebbe parlare di Dio. Non conosciamo la sua lingua. L'Universo si manifesta e scompare senza parole, siamo noi a inventare una voce al suo terribile silenzio.
Come? L'uomo è soltanto un errore di Dio? O forse è Dio soltanto un errore dell'uomo?
Io credo nel Dio che ha creato gli uomini, non nel Dio che gli uomini hanno creato.
Iniziò la nostra amicizia con un dono. Me ne diede un'altro più bello: lo sguardo sul mondo attraverso gli occhi di Dio.