Lei, chi è?— Emil Cioran
Lei, chi è?
Quando due persone si rivedono dopo molti anni dovrebbero sedersi l'una di fronte all'altra e non dirsi niente per ore ed ore, affinché con il favore del silenzio la costernazione possa assaporare se stessa.
Dio si insedia nei vuoti dell'anima. Sbircia i deserti interiori, perché a somiglianza della malattia egli predilige occupare i punti di minor resistenza. Una creatura armoniosa non può credere in Lui.
Il segreto dell'uomo, il segreto della vita è il sonno. È il sonno a rendere possibile la vita. Sono assolutamente convinto che se si impedisse all'umanità di dormire si perpetrerebbero massacri senza precedenti, la storia finirebbe.
Il pessimista deve inventarsi ogni giorno nuove ragioni di esistere: è una vittima del "senso" della vita.
Ogni volta che le cose non vanno e ho pietà del mio cervello, sono colto da una voglia irresistibile di proclamare. Proprio allora intuisco da quali baratri i meschini sorgano riformatori, profeti e salvatori.
Non mi capiscono: io non sono la bocca che fa per questi orecchi.
Di quante complesse incomprensioni è fatta la comprensione che gli altri hanno di noi.
Il peccato degli uomini è che lottano sempre per le cose incomprensibili, come se fossero l'obiettivo delle loro carriere.
Ho scritto alcune poesie che io stesso non capisco.
Il significato di alcune parole inglesi non lo capisco per niente, perché proviene da una cultura per me strana.
Il nostro mondo di abbondanza materiale ha un cartellino del prezzo che rimane nascosto ai nostri occhi.
Tutti siamo qualche pagina di un libro, ma di un libro che nessuno ha mai scritto e che invano cerchiamo negli scaffali della nostra mente.
È un peccato che molti italiani non capiscano il fascino discreto del maltempo.
Non capirò mai l'amante abbandonato che vuole una spiegazione da chi lo lascia: il fatto che non riesca a trovarla da sé è di solito la spiegazione che dovrebbe cercarsi da solo.
Il bene prevale numericamente sul male, ma non sa fiutare il pericolo.